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Capitale della rivoluzione energetica mondiale, cuore pulsante, nuovo e innovativo in una delle città più fiorenti e attive del centro Asia, Astana è stata sede ospitante una vera e propria cittadina espositiva diventata nei 4 mesi centro dell'ecosostenibilità energetica.
Obiettivo degli organizzatori è quello di intavolare un’approfondita discussione sulla sostenibilità energetica e i trend di sviluppo delle rinnovabili che ci si attende nei prossimi decenni. Il tema è centrale soprattutto per il futuro, non solo in termini di ambiente e di salute pubblica ma anche in relazione alla crescita economica e sociale delle comunità che vivono sul pianeta Terra. Ed è per questo che, nelle intenzioni degli organizzatori, non si può fare a meno di avviare un confronto tra i vari governi che prenda in seria considerazione le problematiche che i Paesi in via di sviluppo si trovano a dover affrontare, anche in termini degli effetti dei cambiamenti climatici sulle economie locali.
Il mercato Kazako del fuori-EXPO? Piccolo, ma ricco, ricchissimo, e in continua crescita. Grazie agli immensi giacimenti di petrolio e gas, che ne fanno una delle mete più ambite di tutte le diplomazie occidentali. Stiamo parlando del Kazakhstan, assurto alle cronache in Italia per la vicenda Shalabajeva, ma che – guardato sotto l’aspetto vinicolo – rappresenta una interessante nicchia per il nostro export.
UVIVE ha in questo contesto coordinato la realizzazione di due degustazione esplorative i Vini del Veneto in sinergia della settimana dedicata al Veneto nell'esposizione e che ha visto l'importante affluenza di più di 60 tra buyer, importatori e giornalisti venuti a scoprire la qualità dei Vini Veneti, noti nei grandi mercati ma anche meno: una missione esplorativa che mira ad approfondire le caratteristiche di un mercato di sicura futuribilità in vista di azioni competitive che vedranno presenti le singole aziende vitivinicole del territorio.
A concludere la giornata di lavori un light lunch in cui il Veneto Ambasciatore Italiano in Kazakhstan Stefano Ravagan ha presentato ad un pubblico ristretto l'abbinamento dei vini dei 17 territori partecipanti con piatti tipici della tradizione Kazaka.